martedì 19 giugno 2012

Avete un incendio? Pagateci il carburante e ve lo spegniamo. La Gallura perde i suoi Canadair e in più si dovrebbe pagare i costi del disservizio.


La cosa avrebbe del paradossale se non fosse che ciò accade in Italia. 
Al furto perpetrato dalla protezione civile (?) italiana che toglie i tre Canadair dalla base olbiese in base ad un presunto problema tecnico per l'atterraggio dei Canadair stessi ( in un aeroporto dove però questi aerei atterrano da circa vent'anni) si viene ad aggiungere la beffa. Alla timida richiesta dell'assessorato regionale di avere almeno uno dei tre aerei nell'aeroporto più vicino alla più grande area boschiva del mezzogiorno d'Italia, lo stato italiano ha richiesto che in quel caso il carburante se lo paghi la regione Sardegna, nella misura di 2mila euro al giorno.
Avete letto bene, qualche riga fa scrivevo che la protezione civile diceva che invece questi aerei ad Olbia non possono atterrare. Magicamente, se la Sardegna se li paga da sè, possono.
Siamo, come d'abitudine quando si ha a che fare con lo stato italiano, alla farsa.
Non solo Olbia ha coperto per anni con i suoi Canadair Gallura, Nuorese, Logudoro ed Ogliastra, ma spesso ha mandato i suoi aerei in Lazio, Campania, ed anche in Corsica. Chi vive qui sa bene quali disastri provochino gli incendi, ed il tributo anche di vite umane pagato dalla Gallura in questa guerra. Un inverno nevoso ed una primavera fresca hanno fatto crescere una copiosa vegetazione stagionale che spesso, anche per la mancata manutenzione dei terreni, sarebbe l'innesco perfetto per un incendio.
Dal momento che la prevenzione costa assai meno del ripristino, pare evidente che mutilare la flotta antincendio della Sardegna è una manovra miope e foriera di disastri.
Ma evidentemente, nella logica italiana dell'emergenza continua al posto della seria pianificazione, è giusto così.

Irs Gallura tuttavia si augura che i consiglieri regionali sardi, così pronti a riportare i loro stipendi a livelli pre-refendum, siano altrettanto rapidi nel trovare le leve politiche per evitare l'ennesimo scippo ai danni della regione Gallura e della Sardegna.


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