sabato 21 luglio 2012

iRS partecipa alla manifestazione Svegliamoci Sardegna a Santa Teresa



L'intevento del sindaco Mario Satta
iRS, coerentemente con i propri ideali che vedono la sovranità nei trasporti quali uno degli obiettivi imprescindibili della Sardegna,  ha aderito alla manifestazione tenutasi a Santa Teresa il 20 luglio.
Alla manifestazione, organanizzata dal movimento Sardegna Svegliamoci hannno partecipato diversi sindaci del nord Sardegna ed il comitato per la continutà territoriale, ed ha visto una massiccia  partecipazione della popolazione di Santa Teresa e di tanti turisti presenti nella cittadina Gallurese.
Come dettoci iRS ha dato il suo contributo fattivo alla manifestazione: a livello istituzionale con il sindaco di Perfugas Mario Satta, autore di un pregevole intervento, e da un punto di vista operativo con le riprese della manifestazione effettuate dall'attivista di Santa Teresa Antonio Taras e con un contributo sugli aspetti finanziari della gestione Saremar e CIN effettuato da Andrea Randaccio.
Da sempre
iRS ritiene fondamentale la costituzione di una compagnia navale sarda che operi in regime di concorrenza. Il tentativo che è stato effettuato dalla Regione Sardegna con Saremar, che garantisce un servizio limitato ma già con eccellenti risultati economici, dimostra senza timore di smentite che quanto sta accadendo in questi giorni col regalo della Tirrenia alla CIN e che determina sostanzialmente una situazione di monopolio deve essere assolutamente evitato.
Gli attivisti iRS (da destra) Crobe Salvatore (Resp. politico Gallura) Taras Stefania, Taras Antonio (Resp. Organizzazione), Randaccio Andrea (Resp. Comunicazione).
Infatti aumentare la concorrenza tra vettori vuol dire potenziare e diversificare l'offerta ai cittadini. Inoltre dotarsi di una flotta Sarda significa promuovere i nostri prodotti e la nostra cultura, avere un indotto di migliaia di posti di lavoro. Ultimo, ma non meno decisivo, tale azienda verserebbe le imposte direttamente in Sardegna.
iRS sostiene che le risorse per Saremar vadano reperite anche in quei miliardi di euro che l’Italia deve alla Sardegna per via dell'annosa questione entrate.


 

martedì 3 luglio 2012

Flotta Sarda: ma non era impossibile?


Irs Gallura non può che registrare con soddisfazione quanto riportato dagli organi di stampa in relazione ai risultati del primo anno di gestione della flotta Saremar, gestita dalla Regione Sardegna.
Infatti, malgrado da più parti tale operazione fosse stata vista come strumentale, demagogica e foriera di ulteriori passività nel bilancio del socio unico (la Regione Sardegna) pare invece che le cose stiano diversamente, con un utile di oltre 1.147mila euro.


Partita praticamente da zero, con una campagnia pubblicitaria non massiccia e traghetti certo non di ultima generazione, la flotta Sarda suo piccolo resiste e fa attivo, segnale che in fin dei conti creare una propria flotta non è l'ennesima provocazione di quegli inguaribili visionari degli indipendentisti di IRS.  


Ciò dovrebbe far riflettere la regione Sardegna: proprio in questi giorni la Tirrenia è stata regalata ad Onorato, il "cittadino onorario" di Olbia, con un rischio di concentrazione di navi che sa tanto di monopolio. Come giustamente ricordato da Gavino Sale anche recentemente, con quanto lo stato italiano deve alla Sardegna ogni anno si potrebbe comprare per 3 volte l'intera flotta ex Tirrenia, creando una grande flotta Sarda, con possibilità di coprire l'intero network delle rotte marittime da e per la Sardegna.
Cosa che IRS propone da anni.



E' facile immaginare quali introiti nelle casse della nostra Isola potrebbe portare una azienda Sarda delle dimensioni della Tirrenia, in termini di cespiti fiscali (le tasse di una azienda vanno pagate nella regione dove essa ha sede legale) ed possibilità occupazionali dirette e di indotto (manutenzioni, lavanderie, catering ecc..).


Irs Gallura si augura che la regiona Sardegna, presa coscienza della fattibilità del progetto della flotta Sarda, porti avanti con determinazione questo progetto. E non importa chi si prenderà i meriti del successo.
Il bene della Sardegna, per noi, viene prima di tutto.





Andrea Randaccio
IRS Gallura